
VENICE MUSIC PROJECT
di Elena Longo

Una piccola serie di concerti alla chiesa anglicana di Saint George riporta alla luce l’eredità musicale di Venezia.
Il mondo ha ascoltato le Quattro Stagioni fino allo sfinimento. Perché non ascoltare altri capolavori di Vivaldi o altri compositori che hanno vissuto e lavorato a Venezia?
«I tesori che scovo nelle biblioteche e negli archivi continuano a sorprendermi. Documenti di compositori veneziani incredibilmente famosi nella loro epoca ma che sono stati dimenticati quando Mozart è salito alla ribalta», afferma Liesl Odenweller, cofondatrice di Venice Music Project.
«Vivaldi, Galuppi, Marcello: erano delle vere rockstar del loro tempo», aggiunge il cofondatore Nicola Favaro, che ha cominciato la sua carriera come uno dei membri principali del più famoso ensemble veneziano, la Venice Baroque Orchestra. «Se qualcuno decideva di dare una festa, chiedeva a Vivaldi di scrivergli un pezzo. La sua era la musica pop del XVIII secolo!».
Nel 2013 Liesl e Nicola, assieme a un gruppo di musicisti di fama mondiale, decisero di creare una nuova realtà musicale a Venezia. Suonano strumenti originali o copie esatte alla stessa maniera dell’epoca di Vivaldi e passano moltissimo tempo a fare «archeologia musicale», ovvero a cercare antichi spartiti negli archivi e nelle biblioteche e a suonarli per la prima volta in due-trecento anni.
L’ensemble principale dell’associazione, Venetia Antiqua, si esibisce in più di cinquanta concerti per stagione, con un programma che varia da pezzi conosciuti a perle dimenticate, di eguale bellezza. Il loro programma autunnale, tra cui spiccano la prima esibizione contemporanea di un’opera breve composta da Antonio Caldara e le Canzoni da battello, è solo un piccolo assaggio di tutto quello che hanno in serbo; l’ambizioso programma del 2018 è già in preparazione.

